mercoledì 17 febbraio 2010

Ecologia : parliamo di WWF


Da quarant'anni il panda, simpatico orsetto delle foreste interne della Cina, in pericolo di estinzione, e' simbolo e mascotte del World Wildlife Fund (Wwf), associazione che si e' affermata in tutto il mondo per il suo impegno a tutela della salute del pianeta. Il seme era germogliato nel 1960 in seguito alla missione in Africa di Sir Julian Huxley, eminente biologo britannico, primo segretario generale dell'Unesco. Davanti al declino della fauna selvatica africana, il nobile inglese si convinse della necessita' di istituire un fondo per la salvaguardia degli animali che, in ogni angolo del mondo, erano minacciati dalla caccia, dalla distruzione degli habitat e dall'ignoranza. Per questo, nell'aprile del 1961, chiamo' a raccolta, nel quartier generale dell'UICN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), a Morges, nei pressi di Losanna, un gruppo internazionale di scienziati e naturalisti. Al termine dell'incontro fu redatto il «Manifesto di Morges», che conteneva la proposta di istituire una organizzazione internazionale al fine di educare l'opinione pubblica mondiale ai temi della tutela dell'ambiente naturale e per promuovere la raccolta di fondi da destinare alla realizzazione pratica di progetti di conservazione. Questa sorta di banca mondiale dell'ambiente si concretizzo' qualche mese piu' tardi. La proposta di Sir Huxley ottenne infatti il consenso di una schiera di scienziati, pubblicitari, esperti di pubbliche relazioni, uomini d'affari e teste coronate. Fu cosi' che insieme a Sir Peter Scott, naturalista e pittore, Max Nicholson, ambientalista, Bernardo d'Olanda e Filippo di Edimburgo, fu possibile coronare il sogno, dando vita al World Wildlife Fund, ufficialmente fondato a Morges l'11 settembre 1961. Per il marchio la scelta fu ispirata dal panda gigante «Chi Chi», nuovo ospite dello zoo di Londra. E proprio la sezione inglese fu la prima a essere inaugurata, il successivo 23 novembre. In Italia il WWF arrivo' qualche anno piu' tardi con la costituzione di un comitato promotore che porto' alla fondazione ufficiale della sezione italiana a inizio luglio del 1966. Tra le prime azioni del WWF si ricorda l'impegno per la tutela delle Galapagos e quello per la foce del Guadalquivir con la proposta di costituzione del parco spagnolo di Donana. Oggi l'associazione conta 27 organizzazioni nazionali, attive in 96 paesi, per un totale di 4, 7 milioni di soci; finanzia ogni anno circa mille progetti di conservazione investendo oltre 200 miliardi di lire in piu' di 100 paesi; gestisce oltre 300 aree protette. Accanto all'originario impegno per la difesa della fauna del pianeta e dei suoi habitat, il WWF ha progressivamente posto attenzione ai problemi globali dell'equilibrio del pianeta. Cosi', insieme alle grandi campagne internazionali per la tigre siberiana, l'elefante asiatico e africano, il panda gigante, l'orango, il rinoceronte nero e di Giava, il giaguaro, il leopardo delle nevi, l'antilope tibetana, l'orso polare, le balene, la lontra, i pipistrelli, piuttosto che per la foresta pluviale di Korup in Camerun o i bulbi selvatici della Turchia, il Fondo Mondiale per l'Ambiente ha portato l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale a occuparsi delle grandi sfide della complessita'. I destini del pianeta e con essi il nostro futuro, comportano infatti decisione che vanno assunte su scale diverse - nazionale, transnazionale, e globale - in una interconnessione tra tutti gli esseri viventi e la loro casa Terra, che proprio l'ECOLOGIA ha insegnato. Da questa rinnovata visione dell'impegno ambientalista sono nate le campagne per la cancellazione del debito dei paesi del Terzo Mondo in cambio di politiche di sviluppo ecosostenibile e di salvaguardia di ambienti particolari, piuttosto che quella per la tutela dell'atmosfera e i cambiamenti climatici, o quella per la biodiversita'. Punto di svolta simbolico di questo impegno globale, la «Strategia mondiale per la conservazione della natura», lanciata nel 1980 in collaborazione con l'UICN e l'UNEP (Programma Ambiente delle Nazioni Unite), primo documento a introdurre il concetto di ecosviluppo o sviluppo sostenibile, poi ripreso dalla Conferenza mondiale sull'ambiente di Rio de Janeiro (1992). Se le molte battaglie internazionali hanno consentito di salvare dall'estinzione numerose specie animali e di conservare ambienti minacciati di distruzione, la sfida di oggi e' ancora piu' importante.

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