Avete mai sentito parlare di SIGNORAGGIO BANCARIO ?
Sapete di cosa si tratta ?
Traete le Vostre conclusioni.
Noi non viviamo in una democrazia ma in una usurocrazia.
martedì 16 marzo 2010
venerdì 12 marzo 2010
ECOLOGIA : CAMBIAMO LE NOSTRE ABITUDINI
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg597P9y28uLK9RTzT6MlEHeSEQZ4U4JF2ZxIBc1Td978i5XAac2YyYdoK_2JssY7tmqI-qrNfhdNe254JURE5yjkPawkeCvKxRWqRodCYYY_8_0nmCFvwCEx5o9A49TPlOpnpNuasUVKQ/s200/panni+stesi.jpg)
Il futuro è già iniziato ma , i problemi sono quelli del passato.
Oggi, una delle nostre pecche più diffuse la troviamo nella pigrizia che attanaglia parecchie nostre abitudini quotidiane.
Un articolo apparso su FOCUS cui posto il link http://www.focus.it/Tecnologia/news/stendi-i-panni-e-stenderai-la-c0sub2sub.aspx
ci aiuta a capire che, con piccole modifiche del nostro comportamento potremmo riuscire nel nostro piccolo quotidiano a farci risparmiare soldi e a dare una mano alla lotta della CO2.
Guarda anche il video
http://www.youtube.com/watch?v=NTVqtgWUW4g&feature=player_embedded
martedì 2 marzo 2010
ECOLOGIA : I PARCHI NATURALI
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7hZ4h539l0yTcqIcHdE9u2v_nrrooiyeSFoo9Oo0it7XRjZ6GnjQ_5CwKPFvwHoQcbD8XHsnC7qE6HfaM4YepSgaFJmQNkUc30lJoKHgbG_gOpdvbDsWLXFsiDIBBK3fNr5CY7Hirv2I/s200/imagesCA13OZGK.jpg)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFAsY2IiB3Dhx3V-vz6TS6tjTIZDagmIUfIYqe7k3XaoYxshbrRfeHpYKGD7UKHZbtnKPeY6hyphenhyphenG8oQSY3LMYTX3G5NuQ83PforrD1aTiyj7I1h6Rc4bYSCCNWonTbZZdZKAbCZczPbuVQ/s200/imagesCA5CT23L.jpg)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVjZCLq2Vsv1vtkbpbAjPaIQhqViW__BB3GQ1Y7wC2Qm3VV8q-8qnjC5WL_Vk3Q2bkhNuiPBSp9Y5ICpjKlP5sYTSdGtRw6cphqWEaL-hGPZyj0aUqWZLiXSW4MJUvZFMZQ7T3cWrAX3A/s200/imagesCA2XVC4V.jpg)
Da mesi si sta lentamente consumando dalle radici, vittima del sovrasfruttamento dell'acqua del fiume Tago, la riserva naturale spagnola del parco nazionale di Las Tablas de Daimiel, in Castilla La Mancha, dichiarata Riserva Mondiale della Biosfera dall'Unesco. Da fine agosto, denuncia il quotidiano El Pais, si è acceso nel sottosuolo della riserva, una volta laguna e preziosa zona umida iberica, oggi rimasta senza acqua e trasformata in torbiera asciutta, un incendio che non si riesce a spegnere. Gli strati vegetali accumulati nel suolo in circa 300mila anni e diventati torba, e fino ad un passato recente sommersi sotto uno strato di acqua, ora sono a secco e bruciano per autocombustione.
Questo a causa del prosciugamento della laguna, dovuta alle pratiche di irrigazione intensiva ed "alle migliaia di pozzi illegali perforati negli ultimi anni", una situazione aggravata dalla siccità degli ultimi anni, spiega El Pais. Risultato: la terra continua ad ardere nell'incendio sotterraneo dell'antica Laguna di Las Tablas. Il rogo si va estendendo lungo l'antica foce Madre Vieja del fiume Guadiana, spiega il direttore del Parco Nazionale, Carlos Ruiz de la Hermosa. Si tratta di un fenomeno singolare: la torba perde acqua, per cui la materia organica accumulata, principalmente di origine vegetale, si è stratificata sotto la superficie durante migliaia di anni. E si infiamma per autocombustione al contatto con l'ossigeno, che passa attraverso le fenditure che si aprono nel suolo secco, da dove ora escono fumo e fiamme.
"L'effetto - spiega Ruiz de la Hermosa - è quello di un enorme braciere sotterraneo, che arriva a raggiungere una temperatura superiore ai 220 gradi centigradi e provoca una preoccupante perdita di struttura". Per frenare il fenomeno, i responsabili del parco naturale, uno dei 13 esistenti in Spagna, hanno attivato due condotte idriche che pompano acqua sul terreno. Ma non basta. Per fermare il disastro, avvertono, sarebbe necessario un flusso ingente, con un intero sistema di tubature, per riuscire ad avere la meglio sul fuoco sotterraneo. Di fatto, rileva El Pais, la situazione della zona umida è ormai arrivata ad "un punto di non ritorno": il disastro, in altre parole, "é praticamente irreversibile".
Vi riporto il link pubblicato da "La Nuova Ecologia".
http://www.lanuovaecologia.it/view.php?id=11379&contenuto=Notizia
Il paradiso degli uccelli
Il parco è formato da un ecosistema unico e particolare, denominato tablas (piane) fluviali, formato dagli straripamenti dei fiumi nel tratto intermedio, che provocano grandi allagamenti. Il valore più importante a livello ecologico è costituito dalla fauna avicola, che utilizza queste aree per svernare e per nidificare, creando un habitat integralmente abitato da uccelli acquatici.
Le Tablas di Daimiel si sono formate in seguito allo straripamento dei fiumi Guadiana e Cugüela nel punto di confluenza, fatto favorito dalla leggera pendenza del terreno. Le Tablas sono situate strategicamente nelle rotte migratorie di molte specie di uccelli, che le utilizzano come zona di riposo e a volte anche per passare l’inverno. Gli uccelli acquatici sono quindi i protagonisti assoluti del parco. Tra questi troviamo lo svasso maggiore, il tuffetto e lo svasso piccolo, aironi, nittiche e tutti i tipi di anatidi iberici. Nelle acque delle Tablas troviamo numerose specie di fiori acquatici. Ce ne sono di sommerse (come il ceratofillo sommerso e le ovas), galleggianti (come le lenticchie d’acqua) ed emergenti (falasco, carice, giunco).
Si può raggiungere il parco da Ciudad Real, con la N-420, e da Manzanares con la N-430. A 11 chilometri dalla località di Daimiel si prende una deviazione segnalata, fino a raggiungere il Centro informazioni del parco.
Le Tablas di Daimiel costituiscono il miglior esempio di ecosistema di piana fluviale in Spagna. La presenza più importante a livello ecologico è costituito dalla fauna avicola, che utilizza queste aree per svernare e per nidificare.
Il territorio delle Tablas si trova tra il municipio di Daimiel e quello di Villarubia de los Ojos.
Guarda il video
http://www.youtube.com/watch?v=-v3h-4cJrW0
lunedì 1 marzo 2010
ECOLOGIA : L'ACQUA
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2zfPXwJxBdG3gfrUb5lZEI_sq1Zt3OmqVzqogU2U9Fa2Ue7HVMePmnHZ58m75n38AnKqRAopXawhn1QL8tl4_mi_8iiyxPAVXywN2UUKnxT9oxzGJO_mWFP6XHOcr1_rWnsVIgWakjmo/s320/acqua.jpg)
L'acqua è un composto chimico di formula molecolare H2O. In condizioni di temperatura e pressione normali si presenta come un sistema bifase, composto da un liquido incolore e insapore (che viene chiamato "acqua" in senso stretto) e un gas invisibile (detto vapore acqueo), ma anche come un solido (detto ghiaccio) qualora le temperature diventino rigide.
Continua a leggere l'articolo su WIKIPEDIA http://it.wikipedia.org/wiki/Acqua
1. E’ ancora potabile la nostra acqua?
La qualità dell'acqua dipende da una serie di fattori determinanti, i principali dei quali vengono elencati qui di seguito:
Il pH
L’acqua pura ha un valore del pH pari a 7; con un pH inferiore a 7 l’acqua risulta acida, con un pH superiore a 7 invece risulta basica. I valori ideali sono quelli compresi tra 6,5 e 8,0.
La durezza
L’acqua piovana è un’acqua molto dolce che, penetrando negli strati del terreno, può diventare via via più dura. L’acqua dura si forma soprattutto nei suoli calcarei e marnosi, mentre nei terreni a prevalente composizioni di granito, ardesia o arenaria la qualità dell’acqua tende ad essere più dolce. Il grado di durezza dell’acqua viene solitamente misurato in gradi di durezza francesi; l’acqua è considerata dolce quando è caratterizzata da un valore inferiore a 5, mentre è considerata dura a valori superiori a 25.
A temperature elevate, l’acqua dura porta alla formazione di calcare (come avviene, per esempio, nei tubi dell’acqua corrente o nel caso di determinati apparecchi elettrodomestici); ciò causa, a sua volta, un più elevato consumo di energia, in quanto il calcare è un cattivo conduttore di calore.
L’acqua dolce è molto adatta per il bucato (in quanto riduce il consumo di detersivo); negli apparecchi (metallici) e nelle tubature invece, l’acqua dolce può provocare danni per corrosione, a causa del suo più elevato contenuto di acido carbonico libero. L’acqua molto dolce ha inoltre un sapore un po’ stantìo.
I nitrati
L’uso di concimi (minerali o organici, quali liquami o stallatico) fornisce al terreno un apporto di nitrati. Qualora questo apporto risulti troppo consistente, esso non può venire completamente assorbito dalle piante, per le quali i nitrati costituiscono una sostanza nutritiva importante. I nitrati in eccesso finiscono pertanto per penetrare nella falda freatica.
In Italia, il valore limite ammissibile del contenuto di nitrati nell’acqua potabile è pari a 50 mg per litro; tuttavia, per l’alimentazione dei bambini di età inferiore ai 6 mesi si raccomanda di non usare acqua potabile con un tenore di nitrati superiore a 10 mg per litro. Nel caso dei nitrati, il problema è costituito principalmente dal fatto che, nell’acqua stessa e anche all’interno del nostro organismo, vi sono dei batteri che trasformano i nitrati in nitriti - i quali sono tossici e ostacolano il trasporto di ossigeno alle cellule del nostro corpo attraverso il sangue. I nitriti sono particolarmente pericolosi per i neonati, nei quali possono dar luogo a cianosi labiale (le labbra assumono cioè un colore bluastro causato da un carente apporto di ossigeno). Combinandosi invece con le proteine che assumiamo con il cibo, i nitriti possono formare le nitrosamine che sono ritenute cancerogene.
Anche un altro fattore d’inquinamento delle acque, cioè l’ammonio, penetra nella falda freatica in seguito all’uso eccessivo di concimi; ad opera dei batteri, esso si trasforma in nitrati o nitriti (si parla in questo caso di nitrificazione). Viceversa, l’ammonio può formarsi anche per un processo di riduzione dei nitrati (nel qual caso si parla invece di denitrificazione).
A causa della cattiva gestione delle discariche del passato (ci riferiamo alle discariche abusive!) possono penetrare nella falda freatica, e quindi nell’acqua potabile, anche i metalli pesanti o i clorofluorocarburi derivanti dai rifuti.
Un problema particolare è costituito inoltre dai residui dei prodotti fitosanitari.
Inquinamento batterico
Per valutare appieno se l’acqua sia effettivamente potabile, è utile procedere inoltre ad un’analisi batteriologica per determinare il numero delle colonie batteriche e verificare la presenza dei cosiddetti “batteri indicatori”, come l’Escherichiacoli. Il valore limite ammissibile del numero di colonie di batteri (aerobi) è di 100 (se l’acqua ha una temperatura di 22°C) oppure di 20 (se l’acqua ha una temperatura di 36°C) per ml di acqua.
La presenza dell’Escherichiacoli nell’acqua potabile non è invece ammissibile.
L’inquinamento batterico dell’acqua è quasi sempre riconducibile al contatto con feci animali o umane (per esempio, a causa di perdite nelle fognature o di liquami da allevamento); le consegenze per la salute umana sono costituite da disturbi del tratto gastro-intestinale o da altre patologie più gravi.
2. Quali sono i vantaggi degli impianti di depurazione?
Sono sempre più numerosi i produttori di apparecchi per la depurazione delle acque che propongono i loro prodotti come soluzione per far fronte al problema del crescente inquinamento idrico. Purtroppo, però, le apparecchiature per uso domestico di questo tipo soltanto raramente mantengono le promesse fatte dalla pubblicità. Lo dimostrano le verifiche effettuate al riguardo da parte di un’importante fondazione tedesca per il controllo della qualità (Stiftung Warentest) e dall’associazione austriaca per l’informazione dei consumatori (Verein für Konsumenteninformation - VKI). Da un test effettuato in Germania sugli impianti per la riduzione del grado di durezza dell’acqua risulta infatti che l’acqua fornita dalle apparecchiature in questione non rispetta le norme sulla purezza batteriologica: il processo di riduzione della durezza dell’acqua è infatti all’origine di un processo di proliferazione batteriologica (TEST, fascicolo n° 2, 1994).
Il VKI ha testato invece impianti per l’osmosi inversa, impianti con filtri al carbonio attivo e scambiatori di ioni; tutti questi apparecchi sono in grado di ridurre l’inquinamento da nitrati, ma alcuni di essi hanno bisogno di grandi quantitativi d’acqua per produrre un litro di acqua potabile; inoltre essi vanno incontro ad una riduzione progressiva o improvvisa (p. es. nel caso della rottura del filtro) di efficacia. In particolare, gli apparecchi per l’osmosi inversa estraggono dall’acqua non solo le sostanze nocive, ma anche alcuni minerali importanti per l’alimentazione umana (quali il calcio e il magnesio). Gli scambiatori di ioni invece fanno aumentare il tenore di cloruro dell’acqua. Quasi nella metà dei casi analizzati, in seguito al processo di filtraggio, il valore dei nitriti contenuti nell’acqua era salito sensibilmente al di sopra dei massimali consentiti.
Un altra assurdità è la seguente: si dice che i nitrati vanno eliminati dall’acqua potabile, tramite filtraggio, in quanto essi, convertendosi in nitriti, sono dannosi per la salute umana. Tuttavia, dalle verifiche effettuate risulta che il processo di filtraggio non ha eliminato i metalli pesanti, i clorofluorocarburi ed i pesticidi nella misura in cui ciò viene annunciato nella pubblicità. Normalmente sui filtri si formano agglomerati di sostanze organiche che costituiscono il substrato nutritivo ideale per i microorganismi. Per evitare che ciò si verifichi, vengono impiegati lo iodio e l’argento, che però risultano presenti nell’acqua così filtrata in quantità superiore ai massimali consentiti. Fatta eccezione per un unico prodotto, in tutti gli altri casi si è registrato un aumento, in seguito al processo di depurazione mediante le apparecchiature reclamizzate, del numero di germi contenuti nell’acqua potabile.
Nell’unico caso in cui ciò non è avvenuto, è stato invece rilevato un notevole aumento del valore dei nitriti. In tutti i casi, la valutazione emessa dal VKI in merito alle apparecchiature esaminate è stata quella di prodotto “insoddisfacente”. Si raccomanda particolare attenzione nel caso di quei prodotti in cui non è possibile verificare se l’effetto promesso dalla pubblicità corrisponde a verità, come nel caso dei rivitalizzatori d’acqua. Alla domanda di un consumatore che chiedeva se questi apparecchi siano effettivamente utili, la rivista Konsument (che si occupa di test di qualità) ha risposto quanto segue: “Forse questi apparecchi aiutano chi cre-de veramente nella loro efficacia; certamente però essi aiutano coloro che traggono guadagno dalla loro vendita”
Prima di procedere all’acquisto di un costoso apparecchio per la depurazione dell’acqua conviene dunque verificare se non esistano metodi meno dispendiosi e atti ad evitare gli effetti secondari indesiderati sopra descritti. I problemi causati dall’acqua troppo dura, per esempio, possono essere efficacemente affrontati in maniera molto meno costosa semplicemente abbassando la temperatura del termostato di scaldabagni e simili, oppure aggiungendo al bucato sostanze per la decalcificazione, oppure ancora procedendo ad una decalcificazione dolce degli elettrodomestici mediante l’uso di aceto diluito in acqua. Per quanto riguarda invece le impurità, per farvi fronte a volte basta un migliore isolamento della cisterna d’acqua contro le infiltrazioni idriche di superficie.
Avere una buona educazione all'acqua potabile, oggi, è una dote fondamentale per usufruire di una delle più importanti risorse naturali del pianeta terra .
Fai una cosa giusta , risparmia acqua
Guarda il video. http://www.youtube.com/watch?v=hBMoDUX4SX8
venerdì 26 febbraio 2010
ECOLOGIA : CHE FINE FAREMO ?
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz1pL6yUNhqha_MrQJd6-Sx_oZtfoyNA7IbsEwIoRdBTQz8hIh-6JW5mz1vf3bCYpn2_OsXKas0dBCYwlI7GiksAUIk5_zp8NUNB7WoQwp_a5bIsoPL9j_VYuIzw-t5cj72i8wsJMUD1I/s320/ecologia.jpg)
Quanti di voi avete sentito parlare di motori alternativi,
motori alimentati ad alcool, a rifiuti o ad acqua o, carburatori
che promettono di fare centinaia di chilometri con quattro litri
di benzina, o di motori elettrici o magnetici con una durata
praticamente infinita. Voi non li conoscete perchè se dovessero
entrare in uso porterebbero alla rovina le compagnie petrolifere.
L'idea del motore a combustione interna è considerata
superata da almeno 50 anni, ma la pressione dei cartelli petroliferi
e le normative di governi corrotti ci costringono ad usare la benzina
da oltre un secolo. Le grosse società sono le principali responsabili
della distruzione dell'acqua che beviamo, dell'aria che respiriamo
e del cibo che mangiamo. Loro non si preoccupano del mondo che distruggono,
ma solo dei soldi che possono ricavarne. Quante maree nere potremo sopportare
ancora, milioni di litri di petrolio stanno distruggendo l'oceano e le forme di vita
che lo popolano, tra queste c'è il Plancton, che fornisce tra il 60 e il 90%
dell'ossigeno della terra e da cui dipende l'ecosistema marino, che è una componente
essenziale delle riserve di cibo del nostro pianeta. Ma il Plancton sta morendo.
Allora mi sono detto : "Andiamocene in qualche paese sperduto della terra, uno
qualsiasi basta che sia lontano ". Ma facendo qualche piccola ricerca, ho scoperto
che questa gente fa commercio di rifiuti tossici in tutto il mondo.
La legge dice : "Nessuna società può esssere multata per più di 25mila dollari al
giorno", ma una compagnia guadagna più di 10 milioni di dollari al giorno, scaricando
tossine letali nell'oceano il guadagno è assicurato. Condizionano stampa e televisione
e, grazie a loro le nostre menti. Hanno fatto diventare un reato difendere le proprie
ragioni e, se lo facciamo ci definiscono pazzi provocatori. Siamo infuriati perchè
siamo danneggiati a livello chimico e genetico in un modo incredibile. Purtroppo i
nostri figli pagheranno le conseguenze. Quando andiamo a lavorare vediamo la nostra
auto e l'auto di fronte a noi, emettere gas nocivi e velenosi che si accumulano
nel nostro organismo, questi veleni ci uccideranno lentamente anche se gli effetti
non sono visibili. Quanti di noi avrebbero creduto 20 anni fa che un giorno non saremo
stati in grado di vedere a 15 metri dal nostro naso, che non avremmo potuto fare un
respiro profondo perchè l'aria sarebbe stata un concetrato di gas velenosi, che non
avremmo più potuto bere dai nostri rubinetti, che avremmo dovuto comprare acqua
in bottiglia. Siamo stati privati dei diritti più comuni e sacrosanti, purtroppo la
nostra realtà è così drammatica che nessuno vuol sentirne parlare. Cosa possiamo fare ?
Credo che abbiamo un gruppo di persone che possono rappresentare noi anzichè le grosse
imprese, queste persone non devono permettere l'introduzione nel nostro ambiente,
di tutto ciò che non sia assolutamente biodegradabile o che non possa essere
neutralizzato chimicamente in fase di produzione. Ancora una cosa, fino a che inquinare
l'ambiente sarà un affare redditizio, società e singoli individui continueranno a fare
quello che vogliono, noi dobbiamo costringere queste società a operare in modo sicuro
e responsabile nell'interesse di tutti e se non lo faranno riprenderci le nostre
risorse e fare ciò che riteniamo più giusto nel cuore e nella mente.
Che fine faremo ?
Incominciamo ad affidarci a gente che ha delle idee ben chiare su come procedere su ecologia, energia, rinnovabili, economia, strutture, scuola pubblica ecc.ecc.
guarda questo video.
http://www.youtube.com/watch?v=iKSunap9lFQ
mercoledì 24 febbraio 2010
ECOLOGIA : DISASTRO AMBIENTALE
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_l398UFm22Bug3fN2Utoow7czVNcbTMba5wSToW2MK9l4L_OMDIbL0Et0qOFS0ItUxivzsfb8qRwmWKltIbqICHXQc5dPiI70GVkwxxOipi91InqvQrwgFz8_9AutiKC-JALOgMGzFJ0/s320/lambro.jpg)
Ecco un altro disastro ambientale, questa volta accade nel fiume Lambro in territorio lombardo vicino a Monza,ancora una volta la causa dell'inquinamento è il PETROLIO. Più di 600.000 litri di PETROLIO finiti nel fiume causando la morte di migliaia di specie di animali e vegetali, l'ecosistema purtroppo è severamente danneggiato e chissà per quanti anni si porterà le incombenze di questo che oggi è chiamato "progresso".
Vi riporto l'articolo apparso su LA STAMPA di cui vi linko l'indirizzo
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/201002articoli/52560girata.asp
«Un disastro ambientale»: è questo il termine usato dalla Provincia di Milano per definire la marea nera di gasolio e petrolio uscita dal serbatoio di una raffineria vicino a Monza, e finita nel fiume Lambro. Sembra si tratti di un atto doloso. Certo è in corso una strage di anatre e germani, e l'onda velenosa, composta da 600 mila litri di idrocarburi, sta per raggiungere il Po. Le prime anatre morte sono state raccolte persino al parco Lambro a Milano . I tecnici parlano di «bomba ecologica». La Provincia di Milano ha individuato tre centri di smaltimento per le autobotti cariche di liquidi inquinanti ufficiale: gli interventi di bonifica per il carburante che si è sparso nel fiume Lambro: aMelegnano, presso il consorzio Cosint, a Sesto San Giovanni e a San Zenone al Lambro dal gruppo Marazzato. Una volta recuperato dall’acqua con le idrovore, il carburante verrà stoccato nella raffineria Eni di Sannazzaro De Burgondi.
Legambiente parla di «disastro ambientale senza precedenti per l’ecosistema del fiume Lambro che ne pagherà a lungo le conseguenze». Si tratta di uno «dei più gravi disastri ambientali verificatisi in Lombardia», anche perché «potrebbe avere conseguenze di lungo periodo, considerata la messa fuori servizio del grande depuratore di Monza San Rocco, che tratta le acque fognarie di oltre mezzo milione di brianzoli». «Qualunque ne sia la causa, accidentale o dolosa - sottolinea Damiano Di Simine, presidente regionale di Legambiente- questa nuova catastrofe torna a mettere in luce l’insufficienza della prevenzione dei rischi industriali».
Ieri il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi ha convocato in Prefettura tutte le componenti dell’organismo di soccorso, per approntare le prime misure idonee a contenere i danni ambientali. A Stamane il forte odore di gasolio che si sprigiona dalle acque del Lambro inquinato ha raggiunto anche l’intero abitato di Lodi, con disagi e proteste degli abitanti.
Guarda su questo video com'era la bellezza del fiume Lambro. Come sarà ora ?
http://www.youtube.com/watch?v=lwQlnbJ9HHI
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